Interviste

Miriam Bagamoro e Karl Pircher dirigono la scuola di ballo Tanzstudio Pircher a Lana, dove insegnano a principianti e progrediti e preparano i professionisti alle gare. All’inizio della loro carriera loro stessi hanno ottenuto buoni risultati sulle piste da ballo nazionali e internazionali. Oggi abbiamo chiesto a Miriam Bagamoro che cosa conta nel ballo nuziale.

Signora Bagamoro, siamo nella zona industriale di Lana, nella scuola di ballo che dirige assieme a Karl Picher. Da quanto tempo esiste il Tanzstudio Pircher?

Questa domanda può rivelare molto sulla nostra età (ride). Scherzi a parte, la scuola esiste da 26 anni. Non è sempre stata qui, nella zona industriale, però non ci siamo mai spostati da Lana.

Offrite dei corsi specifici per futuri sposi?

Alcune coppie vengono ai corsi di gruppo perché amano il ballo o perché da sempre vorrebbero imparare a ballare. Prima del matrimonio prendono qualche ora di lezione in più, per perfezionare il ballo.

Tuttavia negli ultimi anni si è sviluppata una nuova tendenza. Per il primo ballo molte coppie scelgono una canzone che per loro ha un significato particolare e vengono a lezione di ballo per coreografarla.

Se qualcuno dei due non ha mai ballato, è naturale che creiamo una coreografia semplice, invece se la coppia balla molto bene, possiamo fare una coreografia difficile. Al giorno d’oggi i desideri sono molto vari.

Quali sono le canzoni più amate per il primo ballo?

Una è Nothing else matters dei Metallica, per esempio. Magari non lo si sa, ma il brano è un valzer, anche se sembra impensabile. Oppure, una volta è venuta da noi una coppia che voleva creare una coreografia su una canzone degli anni 40. Il brano aveva un significato particolare per loro e volevano usarlo per il ballo degli sposi.

Nella scelta c’è un certo equilibrio tra valzer e non valzer. Alcuni, per esempio, preferiscono ballare un brano discofox. Magari piace loro la melodia oppure il testo di una canzone e vogliono usarla per il primo ballo. I generi vanno dal tango alla salsa, fino al classico valzer, ma è più che altro una questione di gusti.

Che ruolo ha il primo ballo ai giorni nostri?

Le coppie che decidono di dare importanza al primo ballo ci investono tempo e denaro. Penso che qui da noi in Alto Adige il ballo degli sposi abbia ancora un ruolo importante. È molto evidente anche una tendenza a individualizzare e personalizzare: ognuno vuole fare qualcosa di speciale, che deve anche essere bello da vedere.

Presupponiamo che io sia una principiante assoluta. Quante ore mi serviranno per potermi esibire in un valzer senza intoppi o inciampi?

Dipende. Non tutti i principianti sono uguali. C’è chi ha il ballo nel sangue e chi no. Molto dipende semplicemente dal senso del ritmo e dal talento. Ipotizzando che una persona non sappia proprio ballare, con 4 o 5 ore di lavoro si può già creare una coreografia carina.

Poi dipende anche dalle aspettative e dalle idee delle singole coppie, che sono molto diverse. Alcune preferiscono non esagerare o mettersi troppo in gioco. Per loro conta fare qualcosa che abbia una struttura, una forma e 4-5 ore di lezione di ballo sono sufficienti per questo. Poi, naturalmente, ci sono anche i perfezionisti che ci impiegano più ore.

Cosa fa sì che un ballo degli sposi sia speciale, a suo parere?

Secondo me è speciale quando la musica scelta è un medley di diverse canzoni. Quando il ballo inizia come un valzer e poi passa a un altro ritmo e ad altre sonorità. Come Grease, per esempio. Se poi partecipano anche gli invitati partecipano, allora è proprio bello. Ma richiede anche delle maggiori capacità nel ballo. Infatti lo fanno soprattutto coppie che ballano spesso e volentieri e per le quali la musica e il ballo giocano dei ruoli importanti.

Nel ballo conduce l’uomo. Le è mai capitato che per la donna fosse difficile lasciarsi guidare?

Sì, in effetti. Nel ballo la donna segue l’uomo, che conduce. Spesso questo mollare la presa non è semplice per molte donne. Si vede che vorrebbero avere il controllo. Ma nel ballo devono lasciare la guida all’uomo. Si creano degli attriti, ma è sempre divertente. Non ho mai assistito a conflitti seri.

Quale consiglio darebbe a una coppia di futuri sposi?

Quando si iscrivono per imparare un ballo per il loro matrimonio, do loro sempre questo consiglio: cercatevi una canzone a cui siete legati. Cercate una musica che vi piace davvero. Perché se ballo una canzone che mi fa venire la pelle d’oca quando la ascolto, allora posso ballare in un modo diverso, pieno d’emozioni.